La Fondazione Dalmazzo online

Il 16 agosto 1987, all’età di 67 anni, moriva l’avv. Faustino Dalmazzo.
La vedova, la professoressa Gina Voghera, volle ricordare il marito -partigiano e combattente nelle formazioni di Giustizia e Libertà- dando vita a una Fondazione a lui intitolata, che fu costituita il 23 giugno 1988.
Soci fondatori furono allora Gina Voghera, Alberto Bianco, Alessandro Galante Garrone, Franzo Grande Stevens, Renato Paparo, Pier Franco Sibilla, Guido Tabasso e Marco Weigmann.
Faustino Dalmazzo, nella sua vita, era stato un valoroso partigiano, combattente nelle formazioni di Giustizia e Libertà, e un eccellente avvocato.
La Fondazione che porta il suo nome, per ricordarlo nelle sue due principali espressioni di giurista e di partigiano, si diede lo scopo di incoraggiare e favorire l’istruzione e la formazione dei giovani di ambo i sessi in Piemonte, in particolar modo di quelli che si dedicano agli studi giuridici, alle attività legali e agli studi storici, questi ultimi legati al periodo della Resistenza e al movimento di “Giustizia e Libertà”, promuovendo e sviluppando, anche insieme con altri enti pubblici e privati aventi finalità analoghe, ogni iniziativa idonea al raggiungimento dello scopo suddetto.
La Fondazione, nel trentennale della morte del dell’avv. Faustino Dalmazzo, approda su Internet mediante l’apertura di questo sito.
Borsa di studio 2021
LA FONDAZIONE, NEL RICORDO DI FAUSTINO DALMAZZO, AVVOCATO E PARTIGIANO COMBATTENTE NELLE FORMAZIONI DI "GIUSTIZIA E LIBERTÀ", HA LO SCOPO DI INCORAGGIARE E FAVORIRE L'ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE DEI GIOVANI DI AMBO I SESSI, IN PARTICOLAR MODO DI QUELLI CHE SI DEDICANO AGLI STUDI GIURIDICI, ALLE ATTIVITA' LEGALI E AGLI STUDI STORICI, QUESTI ULTIMI LEGATI AL PERIODO DELLA RESISTENZA ARMATA E AL MOVIMENTO DI "GIUSTIZIA E LIBERTÀ"
ANCHE PER L’ANNO 2021 ESSA BANDISCE
IN MEMORIA DEL SUO VICE PRESIDENTE
AVV. MARCO WEIGMANN
UNA BORSA DI STUDIO DI EURO 5.000,00
PER LAUREATI IN GIURISPRUDENZA CHE INTENDANO AVVIARSI ALLA PROFESSIONE FORENSE E CHE SI TROVINO IN CONDIZIONI ECONOMICHE INSUFFICIENTI AD AFFRONTARE IL PRESCRITTO TIROCINIO
1. Possono concorrere alla borsa di studio tutti i laureati in giurisprudenza che intendano iniziare o completare in Piemonte o in Valle d'Aosta il tirocinio forense. Se il tirocinio debba ancora iniziare l'erogazione della borsa di studio sarà fatta una volta avvenuta l'iscrizione al tirocinio.
2. La borsa di studio è annuale, discrezionalmente rinnovabile per un altro anno.
3. Possono concorrere alla borsa di studio tutti i giovani che non superino nell'anno 2021 i 28 anni di età.
4. I candidati dovranno far pervenire presso la segreteria della Fondazione (Via Davide Bertolotti n.7, Torino) entro il 30 settembre 2021 apposita domanda corredata da idonea documentazione da cui risultino:
a) lo stato di famiglia e le condizioni patrimoniali e di reddito del candidato e del suo nucleo familiare;
b) il curriculum degli studi compiuti e le votazioni riportate negli esami universitari e alla laurea;
c) il tirocinio compiuto e le eventuali referenze ad esso inerenti; nel caso il tirocinio debba ancora iniziare, i programmi del candidato in merito;
d) ogni altra notizia che il candidato ritenga utile al caso;
e) l’eventuale indirizzo email.
b) il curriculum degli studi compiuti e le votazioni riportate negli esami universitari e alla laurea;
c) il tirocinio compiuto e le eventuali referenze ad esso inerenti; nel caso il tirocinio debba ancora iniziare, i programmi del candidato in merito;
d) ogni altra notizia che il candidato ritenga utile al caso;
e) l’eventuale indirizzo email.
I candidati dovranno altresì prestare l'espresso consenso per il trattamento dei loro dati personali, ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196 e del GDPR 679/16 per le operazioni concernenti l'erogazione della borsa.
La Fondazione si riserva di richiedere direttamente ulteriori notizie e informazioni.
5. La Fondazione comunicherà le proprie insindacabili determinazioni ad ogni candidato, stabilendo, nei confronti di chi venga prescelto, le modalità di erogazione della borsa di studio; e si riserva la facoltà di frazionare la borsa, in caso di parità.
Torino, maggio 2021
Premio Faustino Dalmazzo
Bando per la pubblicazione di un’opera
nella collana editoriale “Testimoni della Libertà”
La collana editoriale “Testimoni della libertà”, nata e sviluppatasi grazie al sostegno della Fondazione Avvocato Faustino Dalmazzo, ha pubblicato con la casa editrice FrancoAngeli tra il 2007 e il 2020 tredici titoli, frutto di ricerche presentate nel corso degli anni durante il seminario “Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti” o comunque attinenti ai temi al centro dei lavori di quest’ultimo.
- Leo Valiani. Gli anni della formazione. Tra socialismo, comunismo e rivoluzione democratica, di Andrea Ricciardi;
- Libertà individuale e organizzazione pubblica in Silvio Trentin, di Fulvio Cortese;
- Democrazia e identità nazionale nella vita di un antifascista tra Italia e Stati Uniti: biografia di Max Ascoli (1898-1947), di Davide Grippa;
- La diaspora azionista. Dalla Resistenza alla nascita del Partito radicale, di Elena Savino;
- Per la giustizia e la libertà. La stampa Gielle nel secondo dopoguerra, di Diego Giachetti;
- Ernesto Rossi, Altiero Spinelli, «Empirico» e «Pantagruel». Per un’Europa diversa. Carteggio 1943-1945, a cura di Piero S. Graglia;
- L’illusione della parità. Donne e questione femminile in Giustizia e Libertà e nel Partito d’azione, di Noemi Crain Merz;
- Giulio Bolaffi, Partigiani in Val di Susa. I nove Diari di Aldo Laghi, a cura di Chiara Colombini;
- Partigiani in borghese. Il movimento di Unità popolare nell'Italia degli anni Cinquanta, di Roberto Colozza;
- Alla ricerca della libertà. Vita di Aldo Garosci, di Daniele Pipitone;
- Le due Italie. Azionismo e qualunquismo (1943-1948), di Alberto Guasco;
- Tra amicizia e solidarietà antifranchista. Giorgio Agosti, Franzo Grande Stevens e José Martínez, di Alessio Bottai;
- Il paese dimenticato. Nuto Revelli e la crisi dell’Italia contadina, di Gianluca Cinelli.
Nella convinzione che la collana possa rappresentare un’occasione importante per molti ricercatori e che offra un contributo rilevante all’ambito di studi legato all’esperienza politico-culturale di Giustizia e Libertà, del Partito d’azione e dei loro protagonisti, l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” dal 2016 ha aperto il bando per l’assegnazione del Premio Faustino Dalmazzo, che dà luogo alla pubblicazione all’interno della collana, anche a quanti non abbiano partecipato al seminario “Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti”.
Il presente bando ha l’obiettivo di sostenere esclusivamente i costi per la pubblicazione ed è rivolto a tutti coloro che si occupino di GL, del Pda, delle culture ed esperienze politiche che a essi si richiamino: la partecipazione alle passate edizioni del seminario “Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti” costituisce un elemento preferenziale, ma non vincolante, nella selezione dei lavori presentati.
Gli studiosi che intendono candidare la propria ricerca per la pubblicazione devono inviare all’indirizzo e-mail chiara.colombini@istoreto.it entro il 13 luglio 2020 un progetto editoriale così concepito:
- una presentazione (non più di 5 cartelle);
- un indice;
- un capitolo o un’introduzione di prova;
- una previsione orientativa delle battute complessive (spazi inclusi).
Condizione indispensabile per partecipare alla selezione è garantire la consegna del lavoro concluso entro e non oltre il 31 dicembre 2020. In caso di mancato rispetto del termine di consegna decadrà automaticamente l’impegno alla pubblicazione.
Si richiede inoltre ai candidati di fornire i propri recapiti (indirizzo, e-mail, telefono) e un breve curriculum circa i propri studi, interessi di ricerca ed eventuali pubblicazioni.
Con l’invio i candidati autorizzano il trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/03. I dati trasmessi saranno utili esclusivamente per il presente bando e non saranno trasmessi a terzi.
I materiali inviati, e non scelti per la pubblicazione, restano di proprietà dei candidati.
I risultati della selezione saranno comunicati il 29 luglio 2020.

Faustino Dalmazzo
Faustino Dalmazzo nacque a Centallo il 29 novembre 1919; frequentò la scuola media superiore presso il Collegio S. Tommaso di Cuneo, gestito dall'Ordine dei Gesuiti; si laureò giovanissimo in Giurisprudenza all'Università di Torino il 17-6-1940.
Entrò nell'albo Procuratori e Avvocati di Cuneo nel 1946 e dei Cassazionisti nel 1953. Prestò servizio militare dal 1° dicembre 1941, prima presso la Scuola Centrale di Alpinismo, poi al 5° Reggimento Alpini, infine fu nominato S. Tenente 1'11 marzo 1943 e inviato al 2° Reggimento Alpini, a Cuneo, ove lo colse l'armistizio dell'8 settembre. Combatté valorosamente nella guerra di liberazione come comandante la XX e la XXI Brigata G.L. di pianura e, infine, come Commissario Politico della P Divisione Alpina G.L. e venne decorato di Medaglia di Bronzo al valor militare. Il 26 aprile 1947 gli fu concessa la cittadinanza onoraria di Cuneo.
Entrò nell'albo Procuratori e Avvocati di Cuneo nel 1946 e dei Cassazionisti nel 1953. Prestò servizio militare dal 1° dicembre 1941, prima presso la Scuola Centrale di Alpinismo, poi al 5° Reggimento Alpini, infine fu nominato S. Tenente 1'11 marzo 1943 e inviato al 2° Reggimento Alpini, a Cuneo, ove lo colse l'armistizio dell'8 settembre. Combatté valorosamente nella guerra di liberazione come comandante la XX e la XXI Brigata G.L. di pianura e, infine, come Commissario Politico della P Divisione Alpina G.L. e venne decorato di Medaglia di Bronzo al valor militare. Il 26 aprile 1947 gli fu concessa la cittadinanza onoraria di Cuneo.
La sua scomparsa è avvenuta il 16 agosto 1987.
Prima della Costituente.
Progetti di Stato e progetti di società tra antifascismo e Resistenza
Il convegno è stato promosso dall'Archivio storico del Senato e dall'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti", con la collaborazione della Fondazione Avvocato Faustino Dalmazzo. Si è svolto giovedì 6 aprile nella Sala Atti parlamentari di Palazzo della Minverva ed ha aperto la Tredicesima edizione del seminario "Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti", dedicata a Claudio Pavone.
